La visita del Presidente Einaudi a Busto Arsizio

La prima edizione della mostra del tessile a Busto Arsizio

17 settembre 2016
Forse il più grande vanto, il migliore momento della nostra città, quello in cui Busto Arsizio ha veramente offerto il meglio di sè, è stata la creazione della esposizione (fiera) della tessitura.

Busto già da decenni era assurta a punta di diamante di una industria manifatturiera tessile, specie del cotone, quando, conclusi il secondo conflitto mondiale, sorse il progetto di realizzare in città una esposizione fieristica sulla tessitura.

Con la tempra degli uomini di quella generazione, in pochi anni, con mezzi che - alla luce della tecnologia moderna - potremmo considerare quasi primitivi, venne realizzato l'edificio ed organizzata l'esposizione fieristica. Oggi alla città manca decisamente quella tempra, visto che non v'è più ombra di simili potenti iniziative.

Fu così che nell'ottobre del 1951 si tenne la prima edizione della fiera detta 'Mostra del tessile e degli artigiani'. In realtà si trattava della fusione di due iniziative. Era la prima edizione della Mostra nazionale bustese del Cotone del rayon e delle macchine tessili, e della quinta edizione della esposizione provinciale del lavoro artigiano.

Si trattò di una iniziativa che ebbe risonanza quantomeno nazionale.
L'inaugurazione fu domenica 30 settembre 1951.
Giovedì 11 ottobre 1951 fu visitata dal Primo Presidente della Repubblica, il grande Luigi Einaudi, che passò in rassegna l'intera città e i suoi monumenti produttivi.
Einaudi fu particolarmente legato alla nostra città sin da quando, ad inizio secolo, da docente di economia, aveva scritto un saggio su Enrico Dell'Acqua, la cui definizione di 'principe mercante' è proprio frutto della fantasia dello stesso Einaudi.

Avuta contezza della visita del Presidente, dal martedì al giovedì, la 'macchina bellica' tessile trasformò 5 mila metri di tessuto greggio in vessilli tricolori che andarono ad agghindare tutte le abitazioni private facendo della città stessa un vero e proprio vessillo tricolore.
Il Sindaco Rossini, i parlamentari on. Tosi e Sen. Santero, il Prefetto Vincenti accolsero il Presidente alla stazione. Riconobbe molte persone con cui aveva diviso la carriera accademica o di cui fu docente. Lo stesso presidente della Mostra, Benigno Airoldi, ebbe in Einaudi il proprio docente di Economia e scienza delle finanze.
Visitò il Cotonificio Bustese, dove fu accolto da alcuni dei massimi imprenditori dell'epoca, i commendatori Tognella, Schapira e Mayer. Strinse le mani a molti operai, fra cui il più vecchio della ditta e molti giovani. Visitò anche l'ospedale cittadino ed il centro tumori in particolare.
L'intera visita durò poco più di tre ore, dalle 8.15 alle 11.54, quando partì il treno con cui il Presidente lasciò la città.



Il 13, due giorni dopo la visita, Il presidente spedì quattro telegrammi di ringraziamento al Prefetto, al Sindaco, al Presidente del comitato mostra ed al Prof. Solaro (direttore del centro cura del cancro), compiacendosi per l'accoglienza ricevuta e l'esempio di grande lavoro che la città gli aveva mostrato.

Domenica 14 la mostra fu visitata dal ministro del Lavori Pubblici Aldisio, dal ministro dei trasporti Pietro Malvestiti, dal console d'Argentina a Milano, dal segretario del consolato d'Israele a Milano. L'ultimo giorno della mostra, lunedì 15 ottobre, vide anche la visita del ministro del lavoro Leopoldo Rubinacci, il quale visitò anche il cantiere di Sacconago, in via Ferrer, ove erano in realizzazione una serie di edifici destinati ad abitazioni popolari.

Enrico Candiani.
Ricerca fonti di Angelo Crespi.
Foto da 'La Prealpina'