| Di fronte alle proposte di un consigliere comunale sulla destinazione dell’ex oratorio o Villa Azimonti, il Comitato Commercianti e Artigiani di Sacconago precisa quanto segue: |
Premesso che si sostiene l’iniziativa della Famiglia Sinaghina, avanzata
Attraverso il quotidiano La Prealpina, il Comitato Commercianti e Artigiani
di Sacconago, intende evidenziare anche gli altri problemi che affliggono il rione.
Si denuncia innanzitutto una forte decimazione di negozi a causa di un centro
disabitato, mal conservato e considerato storico per i vincoli di 30 anni fa.
Si ribadisce in oltre la necessità di promuovere sul territorio servizi che invoglino
i Sacconaghesi a restare e diano motivo anche ad altre persone di venire a Sacconago. In tal senso si ritiene che la struttura dell’ex oratorio debba essere adibita a centro servizi, quali potrebbero essere: un ufficio postale, una biblioteca un laboratorio d’analisi od uno studio medico specialistico ,un distaccamento dell’anagrafe e di altre pubbliche funzioni,etc. Non si vede invece la necessità per cui lo stabile debba essere adibito ad unità abitative. Si chiede quindi un centro vivo e frequentato, non un dormitorio per chi passa la giornata altrove. È infatti forte la convinzione che un quartiere, un centro vive attorno a due elementi: la parrocchia, con le attività collegate, e le attività commerciali. La prima esiste e funziona bene da quando è arrivato don Luigi, il resto manca. Non mancano però gli stabili vecchi e mal tenuti (o addiritura abbandonati),i tetti pericolanti, le impalcature perenni (sono a norma?) che insistono su vie già strette e non facilmente agibili, piante e arbusti vari che sbucano dalle mura di vecchi cortili e sfiorano le auto in transito. |